22.05.2023
Cottura della pasta: i metodi che (forse) non conosci
Quando si parla di cucinare la pasta, molto spesso si fa riferimento ad un grande pentolone di acqua bollente in cui “buttare” la pasta non appena arriva a bollore. Non tutti sanno che i metodi di cottura della pasta sono molti e spesso lontani da quello a cui siamo abituati. Li abbiamo raccolti in un video dal … Leggi tutto "Cottura della pasta: i metodi che (forse) non conosci"

Cottura della pasta: i metodi che (forse) non conosci

Quando si parla di cucinare la pasta, molto spesso si fa riferimento ad un grande pentolone di acqua bollente in cui “buttare” la pasta non appena arriva a bollore. Non tutti sanno che i metodi di cottura della pasta sono molti e spesso lontani da quello a cui siamo abituati. Li abbiamo raccolti in un video dal canale di Italia Squisita, spiegati alla lettera dallo Chef Luciano Monosilio. Eccoli di seguito.

Pasta espressa

Si tratta della cottura più popolare, che viene magnificamente insegnata e tramandata nelle case delle famiglie italiane. È caratteristica della pasta al dente, in cui la cottura nell’acqua a bollore prevede la mescolazione di tanto in tanto seguendo i tempi indicati, scolando la pasta solo un minuto prima e completando la cottura in padella insieme al condimento. Un classico gourmet.

Pasta risottata

Prende il nome per l’appunto dal risotto, per il fatto che la pasta viene cucinata sostanzialmente allo stesso modo. A differenza del risotto, però, la prima parte della reidratazione della pasta avviene in acqua a bollore, come una normale pasta espressa. Viene però tolta dall’acqua e versata in padella assieme alla salsa quando è ancora molto indietro di cottura.

La cottura della pasta “risottata” avviene aggiungendo a poco a poco i liquidi e mescolando costantemente per far sì che gli amidi rilasciati dall’acqua del bollore della pasta creino la cosiddetta cremina. Il risultato sarà infatti un piatto ben amalgamato e saporito.

One-pot pasta

Sembra un po’ americano come metodo, ma lasciatevi incuriosire dalle novità: una padella e un’unica cottura. La one pot pasta è una ricetta facile e veloce che mette insieme tutti gli ingredienti in un solo recipiente e il risultato è una pasta avvolgente, corposa e gustosa.

Per 350 g di pasta avrete bisogno di circa 240 ml di acqua a temperatura ambiente. Poi a queste quantità di base potete aggiungere tutto il resto. Se l’acqua non è sufficiente a cuocere tutto il condimento, aggiungetene ancora un po’. In generale, se il condimento è a base di verdure lasciate stare la quantità di acqua iniziale perché le verdure tendono a prendere liquidi. L’unico inconveniente dei piatti one pot è che non è facile prepararli quando si è in tanti a tavola.

Pasta a pressione

Tempi di cottura dimezzati rispetto ai tempi scritti sulla confezione una vera comodità di tempo e di risparmio di gas. In pentola a pressione un minuto vale almeno il doppio di un minuto in cottura tradizionale e subentrano altri fattori come la quantità d’acqua, la quantità di sugo o il formato della pasta.

Se la proporzione corretta per cuocere la pasta in modo tradizionale è di 1 litro per 100 gr di pasta, nella pentola a pressione utilizzate circa 0,3 litri di acqua per ogni 100 gr di pasta, non usate olio o se proprio volete solo un filo, riducete il sale a circa 3-5 gr per ogni 100 gr di pasta.

Pasta senza fuoco

Detta anche cottura passiva, molto in voga da quando la bolletta del gas è salita di molto nell’ultimo anno. Questo metodo, infatti, evita la dispersione di amido e glutine e consiste nel buttare la pasta nell’acqua bollente, far bollire per pochi minuti (2-4 al massimo), spegnere il fuoco, coprire e far rimanere la pasta nell’acqua per il tempo scritto sulla confezione.

Al contrario la cottura per infusione che ha lo scopo di convertire l’amido in una forma digeribile schematizzando il processo di cottura in tre fasi: assorbimento dell’acqua, rigonfiamento dell’amido e sua gelatinizzazione a temperatura 70-75°C.